Titolo originale: Connected (Connections series #1)
Autore: Kim Karr
Data di uscita: 23 ottobre 2014
Editore: Newton Compton
Prezzo: 9,90 €
Pagine: 346
Trama
Nel mondo di
Dahlia London non esistono più felicità e lieto fine. La sua anima è stata
completamente distrutta da una tragedia. Ma quando la rock star River Wilde
torna nella sua vita, il loro rapporto diventa subito strettissimo, al di là di
qualsiasi previsione. Più tempo trascorrono insieme, più intensa ed erotica si
fa la loro relazione: Dahlia è convinta di aver finalmente trovato l’anima
gemella. Ma i fantasmi del passato riemergono e Dahlia comincia a sentirsi in
colpa e confusa. River ce la mette tutta per farla sentire meglio, ma se ciò
che è stato rifiuta di rimanere sepolto, come sarà possibile per loro pensare a
un futuro?
Ce l ho fatta
amici! Sono riuscita ad arrivare al termine di questa lettura che mi stavo
trascinando praticamente da un paio di settimane…non perché sia stato un brutto
libro, ma è stato un po’ noioso oserei dire. I presupposti per una lettura
piacevole c’erano tutti: una tragedia, una storia d’amore, una rockstar. Questi
gli ingredienti che mi hanno avvicinato al libro, ma nonostante ciò, nemmeno
questa volta è scattata la scintilla (il che sta capitando troppo spesso ormai…sarà
colpa degli ormoni???).
Dahlia London è
una ragazza che ha avuto un bel po’ di sfortune nella vita (anche se la
chiamerei più sfiga io!) e mentre cercava di rimettere insieme i cocci e
appariva all’orizzonte uno spiraglio di possibilità per essere felice…ecco l’ennesima
sfiga. Ma questa volta per lei rialzarsi risulta molto più difficile e solo nel
momento in cui viene incaricata di una provvidenziale intervista (il suo
mestiere è fare la fotografa), arriva la tanto attesa svolta (attesa da parte
sua…e da parte mia! Non se ne poteva più di tutto quel melodramma a dir la
verità).
Dopo ben 5 anni
dal primo incontro fugace, Dahlia rincontra la rockstar emergente River Wilde,
l’unico ragazzo oltre al suo fidanzato verso il quale abbia mai provato una
qualche attrazione fatale. Bene, appena è comparso sulla scena River, ho
cominciato a fantasticare su quanto finalmente quella storia stesse prendendo
una bella piega…mi era capitato di leggere anche che fosse il nuovo “Kellan
Kyle” e visto il mio amore smisurato per lui ed “Il frutto proibito” le mie
aspettative sono schizzate alle stelle.
Ahimè.
River Wilde come
Kellan Kyle un corno!!! Sarò come sempre la nota stonata fuori dal coro ma proprio
come personaggio non mi ha colpito…troppo accondiscendente, troppo melenso,
troppo privo di contenuti interessanti. Quella che poteva essere una gran bella
storia d’amore si è invece rivelata di una banalità mai vista prima. Ci sta che
due persone che si incontrano si possano piacere e possa scattare il colpo di
fulmine, e ci sta pure che possa nascere una storia all’insegna della passione
e del desiderio di conoscersi sempre più…ma parlare subito d’amore? Questo
libro è stato veloce per un verso, ma troppo lento per l’altro. Troppe scene
che potevano anche non esserci, che non davano nulla di più alla storia di
quello che avrebbero potuto, troppi interrogativi buttati lì senza che ce ne
fosse realmente bisogno, cioè che senso ha farsi una domanda se stai già agendo
diversamente? Ho percepito molti elementi come una forzatura e questo è il
motivo principale per cui questo libro non mi ha preso più di tanto. Non
salverei la storia, non salverei i personaggi e soprattutto non salverei la
storia di fondo della sorella di River, che non sto qui a svelarvi ovviamente,
ma vi basti sapere che l’ho trovata insensata davvero. Questo ovviamente rimane
pur sempre il mio parere e mi scuso con chi invece ha apprezzato questo libro.
Il mio voto non esageratamente negativo è stato sollevato esclusivamente dal
finale, un finale originale, ad effetto, che mi ha piacevolmente spiazzato,
spazzando via in un certo senso la noia delle 300 pagine precedenti. Per cui
semmai avrò tempo, voglia ed energia per leggere il seguito di questo libro…sarà
solo per scoprire cosa succede dopo, nella speranza che sia il modo giusto per risollevare
le sorti di una storia che avrebbe beccato altamente un pollice in giù.
Detto questo vi
lascio augurandomi che la prossima recensione sia molto più positiva di questa…
e ovviamente sarei ben felice se qualcuno che ha letto questo libro, e a
differenza mia lo ha apprezzato, me lo facesse sapere magari dandomi elementi
per ricredermi!
Un abbraccio,
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