venerdì 10 ottobre 2014

Abbiamo letto “Il tuo meraviglioso silenzio” di Katja Millay

Buonasera amici carissimi!!! Ma no tranquilli, non avete delle allucinazioni! A parlarvi è la vostra –ormai data per dispersa- Cassandra! Mi associo al mea culpa di Tessa circa l’assenza dal blog…ma esattamente come lei ha spiegato tra impegni e “pulci in arrivo” (sappi Tessa, che tutto il mondo ora sa che chiami la tua futura nipotina PULCE!) è stato un po’ difficoltoso trovare il tempo di dedicarci alla lettura. Ma veniamo a noi, e lasciatemi rimediare con la recensione di un nuovo libro: “Il tuo meraviglioso silenzio” di Katja Millay.

Titolo: Il tuo meraviglioso silenzio

Titolo originale: The sea of tranquility

Autore: Katja Millay

Data di uscita: 2 settembre 2014

Editore: Mondadori

Prezzo: 14,90 €

Pagine: 420


Trama
Le sue dita non possono più correre sul pianoforte, il suo mondo pieno di note è diventato muto. Nastya era una promessa della musica, prima. Prima che tutto precipitasse, prima che la vita perdesse ogni significato. Da 452 giorni Nastya ha smesso di parlare, e il suo unico desiderio è tenere nascosto il motivo del suo silenzio. La storia di Josh non è un segreto: ha perso tragicamente i suoi cari, e solo nel recinto impenetrabile che ha costruito intorno a sé si sente al riparo dalla compassione degli altri e libero di dedicarsi in solitudine all'unica cosa che lo tiene in vita: intagliare il legno. Quando sembra non esserci più luce né speranza, Nastya e Josh si trovano e le sensazioni sopite esplodono dal corpo e dal cuore. Due lontananze si incontrano, cercando l'una nell'altra la forza per superare il passato e rinascere davvero.



Chi mi conosce (in questo caso dovrei dire  “chi si ricorda di me e delle mie recensioni”) sa che quando leggo un libro deve scoccare una scintilla. Un po’ come per ogni aspetto della vita se scocca la scintilla è fatta. Se non scocca, non scocca. Ahimè, nonostante le mille e una recensioni positive, io sarò quella a cui “il tuo meraviglioso silenzio” non ha fatto colpito per niente. E non voglio essere cattiva dicendo che ho impiegato all’incirca una vita per leggerlo nella speranza che mi spuntasse un superpotere per il quale lo avrei finito in 5 minuti o, che so io, accorciasse il libro in modo da farmi arrivare intatta all’ultima pagina. No, non voglio essere così cattiva perché in fin dei conti non è stato uno dei peggiori libri che abbia letto, ma nemmeno uno che mi abbia fatto innamorare di sé e dei suoi personaggi. Più volte ho valutato l’ipotesi di abbandonare la lettura, ma poi ho deciso che non potevo farlo, perché magari in qualche modo avrebbe potuto prendermi strada facendo. E alla fine ci sono arrivata amici miei, ma tirando davvero un sospiro di sollievo.
Nastya è una ragazza diciassettenne, ex pianista, che si è da poco trasferita a casa della zia. Segni particolari: non parla. Nel senso che proprio non apre bocca per parlare con nessuno da circa due anni. Ovviamente lo capirebbe anche un bambino che alla base di questa decisione di non parlare c’è un trauma che la ragazza ha subìto e che l’ha portata a chiudersi in sé stessa e ad alzare barriere col mondo esterno (il che lasciatemelo dire è un peccato visto che è molto simpatica la tipa!). Ci appare come una ragazza fredda, a cui non importa di essere etichettata come una poco di buono, che si nasconde dietro un trucco pesante e un abbigliamento rigorosamente nero e volgare. E non parla. Parla solo quando si trova sotto la doccia, certa di non essere ascoltata da nessuno, e parla tanto giusto per non dimenticare davvero come si fa. E scrive anche, quaderni su quaderni che nasconde sotto un materasso nei quali racconta sempre e allo stesso modo ciò che ricorda di quel giorno che le ha rovinato la vita. Allontanatasi dalla sua famiglia e dal luogo nel quale è vissuta (e anche morta direi), spera che nella nuova scuola tutti conoscano quella che è adesso e non sappiano chi è stata fino a due anni prima. Premetto che a me lo stile della scrittrice è piaciuto molto, il modo di farci entrare nella testa di Nastya, di far percepire il suo dolore, la sua rabbia, è sicuramente il motivo principale per il quale non mi sento di bocciare questo libro. E’ la storia che non mi ha convinto in toto. Specialmente all’inizio l’ho trovata lenta, davvero troppo per i miei gusti. Tutto si risolleva quando all’orizzonte compare Josh, altro bel tipo complicato! Un ragazzo colpito da troppe perdite che lo hanno reso indifferente al resto del mondo e che ha come unica valvola di sfogo l’hobby della falegnameria. E sarà proprio quest’hobby ad avvicinare Nastya e Josh. Due anime segnate nel profondo che si trovano in un mondo tutto loro. Ma ahimè, anche questo punto che avrebbe potuto risollevare le sorti del libro non è riuscito a compensare quei “nei” che non me l’hanno fatto amare.
“Il tuo meraviglioso silenzio” è una storia drammatica, profonda, per alcuni versi cruda che impressiona il lettore; è una storia che riguarda le seconde opportunità, altro aspetto che ho apprezzato perché a tutti piace pensare che una seconda chance non vada negata a nessuno. Oddio, qua mi viene per forza da dire che risulta anche un’arma a doppio taglio…perché alcune situazioni sono talmente malate, talmente “sporche” che non la meriterebbero. Ed ecco che il finale che avrebbe potuto portare una qualche soddisfazione, una sorta di rivalsa di Nastya, risulta invece a mio modesto parere poco credibile. Non potendo e volendo ovviamente svelarvi niente di più, vi consiglio di dargli “un’opportunità” e leggerlo…perché magari a voi darà più di quel che ha dato a me!

Un abbraccio dalla vostra Cassandra
…(e pulce!)


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