Autrice: Anna Premoli
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 320
Prezzo: € 9,90
Ebook: disponibile in Ebook
Trama
Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi
cinque li hanno passati a farsi la guerra. A capo di due team nella stessa
banca d’affari londinese, tra di loro è da sempre scontro aperto e dichiarato.
Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra
le ruote. Finché un giorno, per caso, sono costretti a lavorare a uno stesso
progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente.
E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo
insieme, anche oltre l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante,
ricco e ambito di Londra e le sue “frequentazioni” non passano mai inosservate:
basta un’innocente serata trascorsa in un ristorante, per farli finire sulla
pagina gossip di un noto quotidiano inglese. Lei è furiosa: come possono averla
associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito,
ma soprattutto sorpreso: le foto con la collega hanno scoraggiato tutte le sue
assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le
darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua
fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ben presto però, quello che per
Jennifer sembrava uno scherzo, si rivela più complicato del previsto e un
bacio, che dovrebbe far parte della messa in scena, scatena brividi e reazioni
del tutto inattesi…
Recensione
Ci hanno detto e ridetto che Ti prego lasciati odiare era un caso editoriale, divertente e romantico e che tutti lo avremmo amato e noi ci siamo lasciate convincere. Ed è così che mi ritrovo a scrivere questa recensione sulle note dei Coldplay, la band Britannica (tanto per rimanere in tema!), perchè questo romanzo è ambientato proprio lì, in quel di Londra. Una Londra underground che dorme poco, quella degli affari, elegante, drogata di vita e sexy, ma che diciamocelo... quando vuole sa essere anche molto, molto romantica.
Lei è Jennifer, trentenne in carriera reduce da insuccessi amorosi con storie d'amore che dire che sono andate male, mi sembra un eufemismo. Una donna caparbia, testarda e decisamente orgogliosa (sopratutto nell'ammettere che Ian le piace davvero, cosa che lasciatemelo dire ho trovato estremamente fastidiosa), con una famiglia eccentrica ed alquanto invadente. Lui invece è Ian St John, suo collega figlio di un marchese, nipote del duca di Revington e quindi conte di qualcosa... ( niente da fare non me lo ricordo, ha un albero genealogico troppo complicato questo) ...Incredibilmente bello, affascinante, ricco, di sangue blu e chi più ne ha più ne metta!
Le cose tra i due si mettono davvero male quando dopo anni di sfide e continue liti ( lei lo ha anche picchiato ) il loro capo li mette a lavorare insieme a stretto contatto, ma i due non vogliono saperne di darsi una calmata, così li costringe ad uscire insieme per placare le loro ire e riuscire finalmente a lavorare come due "normali" colleghi. Ora... sappiamo tutti benissimo come vanno a finire queste storie, i due all'inizio si odiano ma poi finiscono per innamorarsi eccetera eccetera... Infatti c'è da dire che la storia in sè non ha nulla di originale, ma ciò non significa che non mi abbia appassionata. Tutto sommato è stata una lettura gradevole e leggera, ma che sicuramente un pò più di originalità non avrebbe guastato. Una delle poche cose che non ho apprezzato è la storia narrata in prima persona da Jenny ( e non fraintendetemi perchè io amo quando le storie sono raccontate così ) ma in questo caso sarebbe stata cosa molto gradita un doppio PoV per conoscere anche i pensieri del misterioso Ian. Punto a sfavore numero due: ahimè le descrizioni sono davvero poco corpose, sopratutto per quanto riguarda le ambientazioni, mi sarebbe piaciuto leggere qualcosina in più della mia amata Londra, ma va bene così...
Ripeto: scrittura estremamente semplice per un romanzo che si legge davvero in pochissimo tempo e che sicuramente non mancherà di farvi battere il cuore e desiderare di trovare anche a voi un bel principe!
Alla prossima, Tessa.
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