venerdì 6 settembre 2013

Abbiamo letto "Gabriel's Inferno - Tentazione e castigo"

Ben ritrovati cari amici..oggi ho intenzione di condividere con voi la recensione di un libro che mi ha fatto battere il cuore e sognare come non mai…nessuna descrizione riuscirebbe a rendere l’idea.. ma una citazione sì.

Gabriel è perso nell’inferno del suo passatoJulia è prigioniera nel purgatorio del suo presenteInsieme troveranno la strada per il paradiso

Titolo: Gabriel’s Inferno - Tentazione e castigo
Titolo originale: Gabriel's Inferno (Gabriel's Inferno #1) 
Autore: Sylvain Reynard
Data di uscita: 4 Aprile 2013
Editore: Nord
Prezzo: 15,90 €
Pagine: 568

Trama
Gabriel e Julia sono due anime inquiete. Per lui, qualsiasi trasgressione è lecita, qualsiasi donna è una preda. Tuttavia niente è in grado di placare i demoni del suo passato e la felicità è un sogno irrealizzabile. Perché quella del professore universitario di successo - un'indiscussa autorità negli studi danteschi - è solo una maschera dietro la quale si nasconde uno spirito tormentato. Come Dante, anche Gabriel è circondato da una selva di ricordi e di peccati inconfessabili. Per Julia, la vita è sempre stata una strada in salita, segnata dalla perdita delle persone che amava e da una relazione sbagliata. Eppure adesso lei ha l'occasione di ricominciare da capo e di dedicarsi allo studio di Dante sotto la guida del celebre - e temuto -professor Gabriel Emerson. E il loro incontro cambierà tutto. Negli occhi di quell'uomo, profondi e pericolosi come il mare in tempesta, Julia percepisce una disperata richiesta d'aiuto. Negli occhi di quella studentessa, luminosi e puri come quelli di un angelo, Gabriel intravede una promessa di redenzione. Ma lei sarà in grado di guidarlo lungo la "diritta via"? E lui riuscirà a dominare il proprio lato oscuro per abbandonarsi tra le braccia della sua Beatrice?

Recensione

"Amor, ch’a nullo amato amar perdona,mi prese del costui piacer sì forte,che, come vedi, ancor non m’abbandona".

Se qualcuno mi avesse detto che avrei iniziato la recensione di un libro con una citazione di Dante..nemmeno io stessa ci avrei creduto! E..ben lontana dai tempi in cui Dante Alighieri era un tipo strano, contorto, che tormentava la mia anima(come credo quella di qualsiasi studente) nel periodo della scuola, oggi faccio ufficialmente una petizione: accanto alla Divina Commedia cari professori… fate studiare Gabriel’s Inferno!!! Se qualcuno mi avesse fatto leggere un libro come questo in quel tempo lontano..ora sarei una esperta dantista..garantito! A nulla sono serviti i canti imparati a memoria per punizione scolastica, a nulla è servito guardare dipinti per alimentare una flebile fiammella di interesse, a nulla sono servite le serate sulla Rai di Roberto Benigni…fino a quando un giorno non è arrivato il professor Gabriel Emerson.. in quel momento la selva oscura che la dritta via smarriva non mi è mai sembrata più sexy e interessante! Dopo questo intenso preambolo sulla mia personale esperienza scolastica..comincerò a parlarvi del libro.
Raffinato, romantico, delicato, Gabriel’s Inferno è un connubio di passioni travolgenti e dolorosi segreti, fantasie erotiche e sentimenti puri..e onestamente ancora mi chiedo perché venga definito “erotic romance”. Si discosta dai classici romanzi erotici che si sono diffusi in maniera preponderante sulla scia di “Cinquanta Sfumature”. L’erotismo non viene rappresentato da scene di sesso acrobatiche da far arrossire anche i più esuberanti amanti del genere, niente fruste e frustini, niente giochi particolari o stanze rosse o delle torture o qualsivoglia chiamarle; l’eros traspare in maniera estremamente poetica in citazioni della letteratura, nella scultura o nella pittura, nelle poesie e anche il modo di assaporare i cibi diventa strumento che irradia erotismo.
Lo ammetto… Sylvain  Reynard ha fatto centro con la fluidità della sua scrittura, con i frequenti riferimenti alla musica classica, alle opere dantesche e ad altri capolavori della letteratura italiana. Un grande merito che non gli si può negare è quello di essere riuscito grazie alle parole a trasmettere delle vere emozioni.
Gabriel Emerson è un professore della Toronto University specializzato in Dante Alighieri. E' un uomo molto rigido, tormentato da un passato sconosciuto che a volte sembra voler venire a galla ma che invece reprime nei meandri della sua anima. Julia Mitchell è una giovane ragazza del suo corso, anche lei con un passato difficile alle spalle, con l’animo affranto e smarrito. Filo conduttore tra queste due personalità è senza dubbio l’amore smisurato per il sommo poeta e la sua Divina Commedia. Gabriel è stato il primo amore mai dimenticato di Julia..ma ahimè lui assolutamente non ricorda il loro primo incontro avvenuto anni prima quando Julia era soltanto una ragazzina. E quando finalmente Gabriel ricorderà che era proprio Julia la “Beatrice”che tanto cercava, quell’angelo dagli occhi scuri..non ci sarà assolutamente il lieto fine come si potrebbe pensare, ma cominceranno a presentarsi gli ostacoli che solo una relazione proibita docente-alunna può portare. Ma si sa..quando l’amore è puro..non c’è ostacolo che non si possa superare!
Un vero e proprio amor cortese dei giorni nostri!
Come il vecchio Dante, anche Gabriel sente di aver perso la sua strada, si sente talmente corrotto e immerso nel peccato da credere che solo la redenzione potrà aiutarlo a sopravvivere.

"Domani verrò scacciato dal Paradiso, Beatrice. La nostra unica speranza è che tu riesca a ritrovarmi. Cercami all’inferno".

Julia incarna per lui Beatrice, la sua gentilezza, la compassione mai finalizzata a niente, l’amore smisurato nei suoi confronti.
Se lui è il peccato, lei è la virtù. Se lui è il buio, lei è la luce.
Come avrete ben capito dall’enfasi di questa recensione..ho adorato questo libro! Senza ombra di dubbio è uno dei miei preferiti, lo rileggerei anche in questo preciso istante..e forse lo farò chissà…!
Sulle note di Besame Mucho (che se dovessi assegnare una colonna sonora a questo libro sarebbe esattamente questa!) vi lascio con una citazione:

"Ricorderò il tuo profumo, la sensazione della tua pelle, e di come ti ho amata. Ma soprattutto ricorderò cos'ho provato, contemplando la tua vera bellezza, dentro e fuori. Perché sei bellissima, amore mio, nell'anima e nel corpo, generosa nello spirito e nel cuore. Prima del Paradiso, non esiste beatitudine paragonabile a questa".

Alla prossima, vostra Cassandra
(con gli occhi a cuoricino in questo momento)



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